Particolarmente attenta alla complessa, dicotomica e longeva questione della natura umana, senza mai tralasciarne la sua origine, la mostra collettiva "Wandering out into this great unknown" si concentra su quell'assioma nietzschiano secondo cui "è molto importante che rifletta sulla morale il minor numero di uomini possibile”. Qui non interessano più parole, opinioni e congetture poiché ciò che più importa è poter dare libero sfogo alla propria natura, già esteriorizzata o ancora celata, in tutta la sua sciabordante purezza, così da non doversi mai più nascondere. Appellandosi a quell'orazione dantesca secondo cui: “considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", grazie alla quale Ulisse persuase i suoi fidati compagni a proseguire il loro viaggio verso l’ignoto, i quattro artisti invitati, ciascuno a proprio modo, spogliano la valenza estetica di bello e di brutto di tutte quelle accezioni morali acquisite nel corso della storia della civiltà Occidentale, affidandosi esclusivamente alle più giovevoli qualità dell’uomo, in una insurrezione corporale fatta sia di sommità sia di abissi. Artisti coinvolti: Olivia Bax, Michele Bubacco, Bénédicte Peyrat, Davide Serpetti.