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Et les yeux pour me dire
Armin Boehm dipinge scene fittizie e spazialmente impossibili, basate su layout urbani e costruzioni architettoniche che intendono evocare la condizione umana interiore. In un'intervista di Gaston La-Gaffe su FAD Magazine, l'artista ha affermato: “La superficie dipinta è vulnerabile come la nostra pelle e guardarla raggiunge il nostro sistema emotivo in modo molto diretto”. Per il suo faticoso percorso personale è attratto dalla superficie dipinta, capace di confrontarsi con l'inconscio e le emozioni dell'essere umano. Le immagini, che a volte sembrano vedute aeree o paesaggi in perenne allontanamento, esplorano l'idea dei confini naturali e artificiali nelle superfici geografiche. Le sue opere più famose sono di grandi dimensioni, composteutilizzando complesse combinazioni di materiali tra cui tessuto, pittura ad olio, pigmento puro, metallo e sabbia.
La maggior parte dei dipinti di Boehm ha tavolozze scure e raffigura vedute notturne con piccole fonti di luce.
Francesca Minini